
Isola del Garda
Nel corso dei secoli l'isola del Garda, attualmente proprietà della famiglia Cavazza, ebbe vari nomi legati quasi sempre ai diversi proprietari: insula Cranie, isola dei Frati, isola Lechi, isola Scotti, isola de Ferrari e più tardi isola Borghese. Le 130 lapidi Gallico-Romane ivi trovate e donate al museo Romano di Brescia da parte del conte Luigi Lechi comprovano che l’Isola fu abitata già al tempo dei romani. Abbandonata a se stessa nei secoli di decadenza dell'Impero Romano, venne adibita a riserva di caccia fino all' 879. La prima menzione storica si trova in un decreto di Carlomanno dell' 879 che documenta la donazione dell'isola ai frati di San Zeno di Verona. Verso il 1220 Francesco d'Assisi visitò molti luoghi dell'Italia settentrionale compreso il lago di Garda, anticamente denominato Benaco.
Così lontana dal mondo l'isola parve a S. Francesco luogo ideale per i suoi frati; Biemino da Manerba, attratto dal carisma del santo, gli donò partedell'Isola. San Francesco vi istituì un semplice romitorio nella parte scogliosa a nord. I frati non abbandonarono mai questo luogo solitario nonostante le continue incursioni di soldatesche Bresciane, Veronesi e Mantovane . Nel 1429 con l'arrivo di S. Bernardino da Siena, il vecchio monastero venne rinnovato ed ampliato; l'isola divenne un importante centroecclesiastico di meditazione che ospitò illustri personaggi religiosi, come padre Francesco Licheto della nobile famiglia Lechi di Brescia, il quale a partire dal 1470 vi istituì una scuola di teologia e filosofia. La morte di Padre Francesco Licheto segna l’inizio di un periodo di decadenza per la comunità religiosa dell'isola. Dal 1685 al 1697 fu convento di noviziato dove i frati facevano ritiro.
Tutte le informazioni per la visita e la storia :
www.isoladelgarda.com